Ringraziamo Fabio Larcher per la deliziosa recensione di Buckner J. Grimes che vogliamo condividere con voi ☺️
“Robert Ervin Howard è sempre sorprendente. In questa piccola raccolta lo vediamo alle prese con il western “parodistico” e con il più “ignorante” dei personaggi che egli abbia mai inventato, Buckner J. (che sta per Jeopardy) Grimes. Ci sono tutti gli elementi tipici del Nostro: la rissa e la barbarie, un eroe grande grosso e anti-intellettuale (anche se istintivamente cavalleresco), l’assenza totale della legge (tranne la legge del più forte) e i colori vivaci dello scenario. Mancano magie e sortilegi. Invece scopriamo che Howard possedeva doti d’ironia e facilità alla commedia. Giuro, se avessi letto questi racconti senza sapere chi li aveva scritti, non avrei riconosciuto il creatore di Conan il barbaro! Spassoso, questo Buckner, nella sua “innocenza” alla Parsifal, che pure la spunta sui furbi fuorilegge violenti, grazie alla pistola facile e al “buonsenso” ricevuto da una limitatissima esperienza. Il Texas, proprio come la Cimmeria per Conan, ha dato a Buckner tutto ciò che è lecito sapere in fatto di morale: se uno non ha rispetto per te è bene che le buschi; se schiatta, pace amen, peggio per lui, se l’è cercata. L’omicidio macchia l’onore? Macché! è un fatto banale, a cui non si deve prestare attenzione più che tanto. E se le botte sono tante e dolorose? Guai a lamentarsene. Uno stereotipo d’uomo virile che sembra lontano anni luce dalle stronzate del politicamente corretto di oggi, eppure si avverte tutto il fascino e la comicità di quell’antico topos che si affaccia spudorato, senza la minima vergogna, alla nostra lettura, per ricordarci che l’uomo è l’uomo, che il coraggio fisico non è un’opzione ma una necessità, se non vuoi che i violenti ti mettano i piedi in testa. Più attuale di quel che sembra. Io ve lo consiglio. Sarà una lettura divertente e veloce.” 🤠🤠🤠
Il nostro prodigo pistolero figlio di centomila tornado lo trovate QUI.